Per approfondire lo studio dei punti di vista, che stavamo affrontando in geografia, ho pensato di proporre un’attività, nelle ore di arte e immagine, partendo da un ritratto cubista di Pablo Picasso. Picasso, infatti, ritraeva le persone rappresentandole da più punti di vista contemporaneamente. Si prestava benissimo quindi all’argomento che stavamo trattando.
Prima di proporre un’opera d’arte ai bambini è sempre utile studiarla e informarsi bene, in modo da poter eventualmente approfondire l’argomento e rispondere in modo corretto alle domande dei bambini. Per il quadro di cui vi scrivo oggi consiglio di leggere questo articolo, che spiega chi era la donna rappresentata e quali sono le caratteristiche dell’opera: https://expoitalyart.it/ritratto-dora-maar-seduta-analisi-quadro/.
FASE 1-ANALISI DELL’OPERA D’ARTE DI PICASSO
Per iniziare ho mostrato alla LIM il “Ritratto di Dora Maar” di Pablo Picasso (1937):

I bambini hanno subito notato che c’era qualcosa di strano. Li ho fatti allora soffermare sui particolari: gli occhi, il naso, la bocca, le dita.
Ho avviato una discussione in grande gruppo e siamo arrivati a capire che la stessa figura racchiude elementi colti da più punti di vista allo stesso tempo. Un occhio, ad esempio è ritratto di fronte, l’altro di profilo; il naso è visto contemporaneamente di fronte e di profilo, ecc.
Ho quindi proposto ai bambini di provare a realizzare un autoritratto seguendo lo stesso principio: cogliere il volto da più punti di vista.
FASE DUE-REALIZZAZIONE DI UN AUTORITRATTO IN STILE PICASSIANO
Per la realizzazione dell’autoritratto mi sono ispirata ad alcune immagini trovate in rete (https://www.pinterest.it/pin/248401735674120132/).
Per prima cosa ho fatto disegnare il contorno del volto, facendo poi inserire una linea che dividesse a metà il volto stesso e che contenesse il naso visto di profilo, in questo modo:

A questo punto ho suggerito di disegnare da una parte gli elementi del volto visti di fronte; dall’altra visti di profilo, ad esempio in questo modo:

Ho quindi fatto ripassare tutte le linee fatte a matita col pennarello nero. I disegni erano pronti per essere colorati. Ho suggerito di usare i pastelli e di scegliere colori di fantasia, non realistici.
Pur essendo ancora piccoli (classe prima), i bambini sono riusciti a creare dei bellissimi elaborati e a mettere alla prova quello che avevano imparato sui punti di vista. Hanno creato veri capolavori, che abbiamo ritagliato e incollato su cartoncini colorati, per dare più risalto.
Li abbiamo appesi poi tutti in corridoio, un’esplosione di colore!
Purtroppo ho perso le foto che avevo fatto a scuola. Quindi, per darvi un’idea dei possibili risultati finali, io e la mia bimba più grande, che va in prima, abbiamo provato a ricreare due autoritratti picassiani. Ecco i risultati:

